Il genere umano può essere diviso in due macro categorie: persone classiche e persone moderne.
Le prime sono sempre attente ai bei sapori di una volta, mentre le seconde sono costantemente alla ricerca di gusti nuovi e particolari.
Tanti sono gli indizi che permettono di individuare chi appartiene all’una o all’altra categoria.
Il più infallibile di tutti? La pasta!
Noi italiani siamo pastari per natura e il nostro rapporto con questo squisito alimento ci caratterizza più di quanto non crediamo.
Vuoi sapere come? Basta rispondere alle 3 domande qui di seguito.
- Quanti tipi di pasta hai provato? La pasta può essere: di segale, farro, grano, grani antichi, soia, kamut, integrale e così via. Più sono i tipi di pasta che hai cercato e provato, più la tua personalità si avvicina alla modernità.
- Quanti formati di pasta conosci? Fusilli, spaghetti, tagliatelle e maccheroni sono i formati classici. Ziti, mezze-penne, mezze-penne rigate indicano già una maggiore propensione al cambiamento. Ma se conosci anche i mezzi canneroni, le penne a candela, gli spaghetti tagliati e le tempestine, allora complimenti! Sei davvero aggiornato.
- Quali sono i tuoi ingredienti preferiti? Ami la pasta alla norma e la tua combinazione preferita è prosciutto, panna e piselli? Oppure sei più proiettato verso i germogli di soia e le arachidi e ami creare nuovi abbinamenti come ceci e vongole? Rispondi sinceramente e saprai chi sei.
Alla fine dei conti però una sola cosa è importante, che la tua pasta sia sempre un’esperienza di gusto unica e meravigliosa, come quella che potresti assaporare di fronte ai fantastici faraglioni di Acitrezza al Sicilia’s Cafe de Mar.