Lo conosciamo come l’oro verde dell’Etna, il pistacchio è una vera chicca per il palato. Eppure siamo sempre sicuri di mangiare quello di origine brontese? Le contaminazioni sono ormai tante: Turchia, Iran, Spagna, Siria e Tunisia, sono solo alcune delle più famose. Ma come riconoscere l’originale?
Le caratteristiche del pistacchio di Bronte sono:
- Forma allungata, considerate un rapporto tra lunghezza e diametro di due a uno
- Apertura guscio poco pronunciata
- La pellicina della buccia deve essere color melanzana
- Il colore dell’interno deve essere deve essere verde smeraldo (acceso) mai tendente al giallo
- Gusto dolce persistente
- Non viene mai tostato e salato
Le caratteristiche del pistacchio straniero sono:
- Forma tozza e tondeggiante
- Il guscio si presenta molto aperto
- Il colore è tendente al giallo-bruno
- Può essere tostato e salato
Se questi punti ancora non vi bastano allora ecco un altro consiglio che possiamo darvi: leggete bene l’etichetta. Non fatevi ingannare dal luogo di produzione/lavorazione. Uno stabilimento con sede a Bronte, o nell’immediato hinterland, non implica necessariamente che il frutto lavorato sia di origine brontese.
Per acquistare un vero pistacchio brontese sull’etichetta deve esserci scritto “Pistacchio di Bronte DOP”, tutto il resto non conta.