Alla scoperta della Sicilia: ecco 5 isole quasi sconosciute

Non ci pensiamo spesso, ma la nostra splendida Sicilia è circondata da ben 109 isole più o meno conosciute che ogni anno vengono visitate da turisti e curiosi.

Ma ce ne sono 5 che pochissimi conoscono e che sono dei veri e propri paradisi terrestri, ancora incontaminati dal turismo di massa: l’ideale per chi vuole rilassarsi lontano dal caos della vita moderna. Scopriamole insieme.

  • Alicudi. Un antico vulcano spento in mezzo al mare. Niente strade, niente banche e poco meno di cento abitanti. Un’isola selvaggia da esplorare solo tramite percorsi naturalistici. Famosa tra gli amanti delle escursioni e del campeggio per il suo splendido paesaggio.
  • Marettimo. Accessibile solo in barca partendo da Trapani, è un gioiello incastonato nel mare delle Egadi, che alcuni studiosi hanno identificato con la mitica Itaca di Ulisse. Famosa per la spiaggia di sassi bianchi Cala Bianca e apprezzata per la bellezza dei suoi fondali e per i suoi numerosi percorsi naturalistici.
  • Ustica. Un vero e proprio Eden in terra. Una perla nel Mar Tirreno nota con il soprannome di Santuario del Mare. Le sue acque sono le più pulite del Mediterraneo e sono costantemente tutelate dagli abitanti dell’isola, che sono arrivati a porre il totale divieto alla navigazione turistica senza guida. È rinomata per gli ottimi ristorantini di pesce e per le numerose grotte che la costellano.
  • Linosa. Una delle più belle gemme delle Pelagie. Meno nota di Lampedusa ma ugualmente meravigliosa. Conta poco più di quattrocento abitanti e il suo terreno vulcanico permette il fiorire di una rigogliosa vegetazione. È anche l’habitat perfetto per la Caretta Caretta, una razza di tartarughe che prima popolava il Mediterraneo e che oggi rischia l’estinzione.
  • Mozia. Concludiamo la classifica con un vero e proprio museo a cielo aperto. Un’isola unica, collocata tra le saline di Marsala e caratterizzata da numerose tracce dell’antica dominazione fenicia. Acquistata nel 1900 dalla fondazione Whitaker e diventata patrimonio dell’Unesco nel 2006, può essere visitata solo in determinati orari e accompagnati da imbarcazioni autorizzate. Il tutto per tutelarne i reperti storici, la stupenda vegetazione e le varietà di uccelli che la abitano.
Indietro