La Festa di S’Agata (3 – 6 febbraio) è ormai alle porte e già tantissimi sono gli eventi che animano Catania in onore della Santa Patrona.
Ma cosa rende questa festa davvero unica al mondo? Scopriamolo insieme
- Per la grande partecipazione di fedeli e turisti che la caratterizza è considerata la terza festa della cristianità popolare al mondo dopo laSettimana santa di Siviglia e il Corpus Domini di Cuzco in Perù.
- Nel 2002 l’Unesco l’ha proclamata Bene etno-antropologico patrimonio dell’umanità della Città di Catania nel mondo.
- Il busto-reliquario dove sono conservate le spoglie della Santa è fatto di argento, risale al 1300, è l’unica opera rimastaci dell’orafo senese Giovanni di Bartolo che l’ha realizzata ed è coperta da più di 300 gioielli donati dai fedeli catanesi.
- I fiori del fercolo sono sempre garofani e il loro colore cambia in base al giorno della festa. Sono rossi fino al 4 febbraio per simboleggiare il martirio, e bianchi dal 5 in poi come simbolo di consacrazione a Dio.
- Ognuna delle 12 candelore che accompagnano il fercolo può pesare fino a 900 kg e deve essere portata da almeno 12 uomini.
- Lo scrigno d’argento che contiene le reliquie della santa fu realizzato dall’artista catanese Angelo Novara nel XV sec che vi raffigurò sopra le scene di vita di Agata. All’interno dello scrigno le sacre reliquie sono conservati in appositi reliquari tutti di forma e foggia diversi perché realizzati in diversi periodi storici.